Fanno decisamente sul serio a bordo di IY 12.98 Fuoriserie.
Il nuovo team australiano entrato nella Italia Yachts Family ha messo la prua verso un obiettivo che fa battere il cuore di ogni velista d’altura: la Rolex Sydney Hobart Yacht Race.
Una sfida che non si improvvisa, soprattutto quando si parla di una delle quattro grandi classiche del mare, Rolex Fastnet, Rolex Giraglia, Rolex Middle Sea Race e, appunto, la regina che parte il giorno 26 dicembre dalla baia più iconica del mondo.
Per arrivarci pronti, il team ha scelto una prima uscita dal sapore di prova generale: la Bird Island Race, 83 miglia con partenza e arrivo a Sydney, in una flotta agguerrita di una cinquantina di barche capaci di completare il percorso in un arco che va dalle cinque alle venti ore.
Un terreno perfetto per misurare ambizioni e muscoli. Anche se solo un test, il racconto di bordo ha il profumo delle grandi imprese: «Siamo passati da 5 a 35 nodi di vento», spiega Josh Hayes di Performance Cruising Yacht, “Partenza tranquilla in baia, poi, appena fuori, onde di tre metri e raffiche a 35 nodi. Nel giro di pochi minuti eravamo dentro una tempesta, tra tuoni, fulmini e vento cattivo. Ma era esattamente ciò che cercavamo: dare il via ufficiale al programma di allenamento, testare la barca, trovare l’assetto migliore, misurarci con una flotta molto competitiva. Stimiamo di aver chiuso a metà classifica”.
IY 12.98, supportata da Sydney by Sail, ha mostrato nervi saldi e un potenziale davvero interessante. Le immagini della sua cavalcata tra onde e temporali parlano da sole: un assaggio di quella tensione epica che solo la grande altura sa regalare e che la Sydney Hobart pretende.
